I vostri interventi - Desistenza Terapeutica Italia - Associazione Italiana per le Decisioni di Fine Vita

Vai ai contenuti

Menu principale:

I vostri interventi

I vostri interventi

In questa pagina vengono messe le vostre mail che affrontano le problematiche connesse alla desistenza terapeutica. Inviate una mail o un articolo al nostro sito per raccontare le vostre esperienze o dire la vostra su questo importante problema.

  • Dalla prima pagina, riportiamo l'articolo del Dott. DAVIDE MAZZON dal titolo "Il caso di Modena, ovvero come trasformare una non notizia in notizia". (leggi)


  • Ringraziamo sentitamente il prof. EDMONDO LANCIAROTTA che ha gentilmente voluto dare il proprio contributo riguardo alle problematiche che pone da un punto di vista religioso la desistenza terapeutica con un articolo molto interessante su "La dignità del morente". (leggi)



  • Si aggiunge una piccola riflessione sull'argomento della desistenza terapeutica del Dott. DAVIDE MAZZON: "su questi temi la terminologia va soppesata col bilancino... quando io parlo di desistenza... intendo desistenza dai trattamenti intensivi o comunque dai provvedimenti applicati con finalità curative su patologie ormai senza più speranza di guarigione. Se non si esplicita fortemente che alla desistenza dall'approccio curativo deve seguire il massimo impegno sul versante palliativo, ci si potrebbe trovare di fronte alla critica da parte di chi, sinceramente o strumentalmente, equipara la desistenza (tesa a non prolungare un'inutile agonia) con l'abbandono del malato, l'eutanasia cosiddetta "passiva" (termine da abbandonare), ecc..."



  • Ecco alcune parole del Dott. MAURIZIO CANCIAN riguardo al dibattito sulla desistenza terapeutica: "Riteniamo fondamentale una premessa: noi, da mmg, guardiamo al problema dalla prospettiva di chi fa assistenza, di chi accompagna malati e familiari nel percorso di fine vita, con lo specifico obiettivo ci alleviare la sofferenza. Alleviare la sofferenza permette di vivere al meglio possibile fino all'ultimo giorno; significa inoltre permettere a familiari, amici, conoscenti di fare qualcosa, di dare una mano, attraverso una nuova socializzazione della morte perchè questo riduce il rischio di lutto patologico. Significa discutere con il paziente e i familiari le terapie disponibili, in quanto nel giudizio di cure proporzionate il parere del paziente, le sue volontà, le sue aspettative sono prioritarie. Questo è il nostro contributo al dibattito, non è un contributo ideologico, teologico, normativo, ma è la testimonianza di chi quotidianamente è impegnato nell'accompagnare."



  • Ringraziamo il Prof. FERDINANDO AZZARITI per averci inviato un articolo dal titolo "Desistenza: da una parola vuota ad un processo di contaminazione?". E' molto toccante e ci fa comprendere come il problema della desistenza terapeutica coinvolge tutti noi, in qualsiasi ambito lavoriamo. (leggi)


  • Pubblichiamo un interessante articolo del Dott. MAURIZIO BORTALI dal titolo "La qualità della vita e del fine vita" che affronta le problematiche di fine vita così come si possono presentare nella nostra più intima profondità. (leggi)


  • Riceviamo un articolo del Dott. LUCIANO ORSI dal titolo "La morte naturale esiste ancora? E' mai esistita?" che analizza in maniera molto approfondita la problematica sulla "naturalità" della morte collegandola all'evoluzione tecnico-scientifica nel campo medico. (leggi)


Torna ai contenuti | Torna al menu