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"Il malato terminale è un malato come tutti gli altri e come dice il codice medico ogni malato deve essere assistito con la terapia appropriata alla propria patologia - spiega it dottor Cristiano Samueli, Associazione italiana per le decisioni del Fine Vita - Ci sono malati inguaribili, ma non pazienti incurabili: concordo che le terapie non devono creare accanimento. Ma il discorso che le cure costino deve essere superato: prima viene il malato, che è un cittadino debole, indifeso e a questi cittadini vanno date tutte le risorse possibili. Samueli è deciso: "Non si devono valutare i costi ma l'essere umano, inteso come colui che soffre e la sua famiglia".