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APPELLO ALLA COMUNITA' GIURIDICA
ad oggi hanno sottoscritto 44 giuristi, 111 studiosi e 64 cittadini
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Si ringrazia MicroMega che ha pubblicato l'appello
La legge del governo sul fine vita viola i diritti umani
I professori di diritto civile contestano punto per punto le aberrazioni della proposta di legge governativa.
1. Nelle ultime concitate settimane si sono verificate attorno al caso Englaro forzature istituzionali molto preoccupanti in sé e per sé, ma assolutamente inaccettabili quando si controverte di valori fondamentali della persona come il significato del diritto alla vita, la dignità dell'uomo, l'habeas corpus, il diritto all'autodeterminazione: temi che per rispetto delle radici stesse della convivenza civile in una società pluralistica richiedono di essere affrontati, in sede normativa, sulla base di approfondite e documentate conoscenze, di mediazione ed ascolto delle diverse posizioni etiche, e con procedure adatte a consentire la discussione, il confronto, la ricerca di un attento bilanciamento.
2. Ora il Parlamento sta per approvare in tempi stretti una legge in materia di direttive anticipate (c.d. testamento biologico). A quanto è dato di conoscere, la maggioranza pare intenzionata ad una discussione rapida di un testo fortemente limitativo del fondamentale diritto all'intangibilità del corpo. Verso questo obiettivo si procede a passi spediti, senza tener conto dei principi costituzionali di diritto interno e sovranazionale ed ignorando l'esigenza di rispetto di posizioni morali diverse.
3. Sembra quindi necessario richiamare alcuni capisaldi giuridici in materia:
a) La Convenzione di Oviedo, che l'Italia ha sottoscritto e di cui è stata approvata la legge di ratifica, dispone all'art 5, che "Un intervento nel campo della salute non può essere effettuato se non dopo che la persona interessata abbia dato consenso libero e informato. Questa persona riceve innanzitutto una informazione adeguata sullo scopo e sulla natura dell'intervento e sulle sue conseguenze e i suoi rischi. La persona interessata può, in qualsiasi momento, liberamente ritirare il proprio consenso". La previsione non riguarda solo le terapie in senso stretto, ma ogni "intervento nel campo della salute", espressione più ampia che può corrispondere a quella di "atto medico", vale a dire qualsiasi atto che, anche a fine non terapeutico, determini un'invasione della sfera corporea.
All'art 9 si prevede che "I desideri precedentemente espressi a proposito di un intervento medico da parte di un paziente che, al momento dell'intervento, non è in grado di esprimere la sua volontà saranno tenuti in considerazione", ove se da un lato non si qualificano i "desideri" come vincolanti, dall'altro è evidente che il rispetto va dato non soltanto alle "dichiarazioni di volontà" (men che meno alle sole dichiarazioni solenni come l'atto pubblico) ma ad ogni espressione di preferenze comunque manifestata.
b) La Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea protegge il diritto alla vita (art.2) e il diritto all'integrità della persona (art.3) nel titolo dedicato alla Dignità, che è anche il primo, fondamentale diritto della persona (art.1). All'integrità della persona, in ragione della dignità, è consustanziale il principio di autodeterminazione stabilito nel secondo comma dell'art. 2, secondo il quale "Nell'ambito della medicina e della biologia devono essere in particolare rispettati: il consenso libero e informato della persona interessata, secondo le modalità definite dalla legge, ecc." Ancora una volta il principio non è limitato ai trattamenti terapeutici, ma riguarda la libera determinazione nel campo medico-biologico.
c) La Costituzione italiana, che tutela l'autodeterminazione all'art. 13, configura all'art. 32 il principio del consenso come elemento coessenziale al diritto alla salute, e prevede che anche nei casi in cui il legislatore si avvalga del potere di imporre un trattamento sanitario, "in nessun caso possa violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana". Tale dignità non può essere intesa solo in un senso affidato a criteri oggettivi, ma implica il rispetto dell'identità senza la quale cade la ragion d'essere della dignità dell'uomo.
d) Il principio che consente il rifiuto di atti medici anche benefici è un'acquisizione consolidata della giurisprudenza europea, a valle di una evoluzione che risale alla fine dell'800; e più volte si è confermato che anche di fronte allo stato di necessità il libero, consapevole, lucido dissenso dev'essere rispettato. Un tale diritto di rifiutare le terapie, anche di sostegno vitale, non ha nulla a che fare con l'eutanasia, che consiste invece in una condotta direttamente intesa a procurare la morte.
e) Egualmente estraneo all'eutanasia è il principio condiviso in bioetica e in biodiritto per cui l'interruzione delle cure, anche senza volontà espressa del paziente divenuto incapace, debba essere praticata non solo quando le cure sono sproporzionate (c.d. accanimento terapeutico) ma anche quando esse siano inutili o abbiano il solo effetto del mantenimento in vita artificiale (cfr. l'art. L 1110-5, 2° comma, del Code de la santé publique, modificato dalla L. n. 2005-370 del 22 aprile 2005 "Relativa ai diritti del malato ed alla fine della vita", e l'art. R 4127-37 del Code de la santé publique, modificato dal decreto n. 2006-120 del 6 febbraio 2006).
Confidiamo che il legislatore italiano saprà e vorrà tenere in conto questi principi e adeguare ad essi la disciplina delle direttive anticipate, evitando di espropriare la persona del diritto elementare di accettare la morte che la malattia ha reso inevitabile, di combattere il male secondo le proprie misure e - se ritiene - praticando soltanto il lenimento della sofferenza, senza rimanere prigioniera, per volontà di legge, di meccanismi artificiali di prolungamento della vita biologica.
Il documento è sottoscritto dai seguenti Professori di diritto civile:
(in ordine alfabetico)
Guido Alpa - Università di Roma La Sapienza
Giuseppe Amadio - Università di Padova
Tommaso Auletta - Università di Catania
Angelo Barba - Università di Siena
Massimo Basile - Università di Messina
Alessandra Bellelli - Università di Perugia
Andrea Belvedere - Università di Pavia
Alberto Maria Benedetti - Università di Genova
Umberto Breccia - Università di Pisa
Paolo Cendon - Università di Trieste
Donato Carusi - Università di Genova
Maria Carla Cherubini - Università di Pisa
Maria Vita De Giorgi - Università di Ferrara
Valeria De Lorenzi - Università di Torino
Raffaella De Matteis - Università di Genova
Gilda Ferrando - Università di Genova
Massimo Franzoni - Università di Bologna
Paolo Gaggero - Università di Milano Bicocca
Aurelio Gentili - Università di Roma Tre
Francesca Giardina - Università di Pisa
Biagio Grasso - Università di Napoli Federico II
Gianni Iudica - Università Bocconi Milano
Gregorio Gitti - Università di Milano Statale
Leonardo Lenti - Università di Torino
Francesco Macario - Università di Roma Tre
Manuela Mantovani - Università di Padova
Marisaria Maugeri - Università di Catania
Cosimo Marco Mazzoni - Università di Siena
Marisa Meli - Università di Catania
Salvatore Monticelli - Università di Foggia
Giovanni Passagnoli - Università di Firenze
Salvatore Patti - Università di Roma La Sapienza
Paolo Pollice - Università di Napoli
Roberto Pucella - Università di Bergamo
Enzo Roppo - Università di Genova
Carlo Rossello - Università di Genova
Liliana Rossi Carleo - Università di Napoli
Giovanna Savorani - Università di Genova
Claudio Scognamiglio - Università di Roma "Tor Vergata"
Chiara Tenella Sillani - Università di Milano Statale
Giuseppe Vettori - Università di Firenze
Alessio Zaccaria -Università di Verona
Mario Zana - Università di Pisa
Paolo Zatti - Università di Padova
Adesioni
Mario Segni Università di Sassari Diritto civile
Riccardo Guastini Università di Genova Filosofia del diritto
Renato Pescara Università di Padova Diritto privato comparato
Vincenzo Pace Università di Padova Sociologia della religione
Donata Gottardi Università di Vernoa Diritto del Lavoro
Antonio Lo Faro Università di Catania Diritto del lavoro
Mauro Barberis Università di Trieste Filosofia del diritto
Umberto Romagnoli Università di Bologna Diritto del Lavoro
Angelo Venchiarutti Università di Trieste Diritto privato
Dianora Poletti Università di Pisa Diritto privato
Silvana Sciarra Università di Firenze Diritto del lavoro
Vincenzo Durante Università di Padova Diritto dei mezzi di comunicazione
Maria Vittoria Ballestrero Università di Genova Diritto del lavoro
Rodolfo Bettiol Università di Padova Diritto processuale penale
Oronzo Mazzotta Università di Pisa Diritto del Lavoro
Sergio Mattone Magistrato
Gisella De Simone Università di Genova Diritto del lavoro
Mario Giovanni Garofalo Università di Bari Diritto del lavoro
Luigi Gaudino Università di Trieste Diritto privato comparato
Minica McBritton Università del Salento Diritto del lavoro
Remo Caponi Università di Firenze Diritto processuale civile
Lorenzo Gaeta Unversità di Siena Diritto del lavoro
Stefano Liebman Università Bocconi Diritto del lavoro
Antonella Di Florio Corte d'Appello di Roma sez. lavoro e previdenza
Calogero Massimo Cammalleri Università di Palermo Diritto del lavoro
Marco Dell'Utri Tribunale di Civitavecchia Docente Università di Siena
Stefano Giubboni Università di Perugia Diritto del Lavoro
Laurence Klesta Dosi Università di Padova Diritto privato
Maurizio Ricci Università di Foggia Diritto del Lavoro
Mariassunta Piccinni Università di Padova Assegnista diritto privato
Francesco Basenghi Università di Modena e Reggio Diritto del Lavoro
Patrizia Ziviz Università di Trieste Diritto Privato
Giovanni Francesco Basini Università di Parma Diritto Privato
Marina Brollo Università di Udine Diritto del lavoro
Maddalena Cinque Università di Padova Assegnista diritto privato
Bruno Veneziani Università di Bari Diritto del Lavoro
Andrea Proto Pisani Università di Firenze Diritto processuale civile
Marcello Pedrazzoli Università di Bologna Diritto del Lavoro
Francesco Bilotta Università di Udine Diritto privato
Giuseppe Citarella Università di Trieste Diritto privato
Giuseppe Ferraro Università di Napoli Federico II Diritto del lavoro
Stefano Bianchi Avvocato Milano
Fabio Cembrani Medico dirigente Milano
Maria Pia Lamé Dottore di ricerca Pisa
William Chiaromonte Università di Pisa Assegnista dir. lavoro
Filippo Viglione Università di Padova Diritto privato
Pier Luigi Raymondi Avvocato Milano
Maria Grazia Sacchetti Università di Modena e Reggio Diritto romano
Roberta Pavia Avvocato Milano
Davide Casale Università di Bologna Ric. Diritto del Lavoro
Marco Azzalini Università di Padova Assegnista dir. privato
Anna Alaimo Università Catania Diritto del Lavoro
Bianca Checchini Università di Padova Assegnista dir. privato
Maria Giovanna Mattarolo Università di Padova Diritto del Lavoro
Antonella Perini Università di Padova Diritto amministrativo
Elena Pariotti Universita' di Padova Filosofia del diritto
Gianni Riccamboni Università di Padova Scienza politica
Paolo de Stefani Università d Padova Diritto internazionale
Liliana Billanovich Università di Padova Storia della Chiesa
Laura Verdi Università di Padova Sociologia
Eva Maschietto Avvocato Milano
Luisa Ferraboschi Counsellor professionista Padova
Carla Meneguzzi Università di Padova Studi Internazionali
Mariastella Righettini Università di Padova Studi storici e politici
Daniela Andreatta Università di Padova Filosofia delle scienze sociali
Antonella Benazzo Università di Padova Diritto costituzionale
Stefano Piazza Università di Padova Cultore della materia
Lazzarini Antonio Università di Padova Dipartimento di studi storici e politici
Lauralba Bellardi Università di Bari Diritto del lavoro
Francesco Bilancia Università "G. D'Annunzio" di Chieti-Pescara Diritto costituzionale
Eva Leccese Ius 01 Università degli studi "G. D'annunzio" Chieti-Pescara
Stefano Brunello Universita' Di Modena E Reggio Emilia Psicologia Clinica
Federico Briolini Università "G. d'Annunzio" di Chieti-Pescara Diritto commerciale
Roberto Mordacci Università Vita-Salute San Raffaele (MI) Facoltà di Filosofia
Stefania Scarponi Università di Trento Diritto del lavoro
Piera Campanella Università di Urbino "Carlo Bo Diritto del Lavoro
Mariarosa Dalla Costa Università di Padova Sociologia politica
Giuseppe Mosconi Università di Padova
Eloisa Cristiani Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa Diritto Ambientale
Madia D'Onghia Professore Associato di Diritto del lavoro
Anna Alaimo Università di Catania Diritto del lavoro,
Gian Guido Balandi Università di Ferrara Diritto del lavoro
Katja Besseghini
Francesco Bilancia Università di Pescara Diritto costituzionale
Marina Brollo Università di Udine Diritto del lavoro
Davide Casale Università di Bologna ricercatore di Diritto del lavoro
Laura Castelvetri Università dell'Insubria Diritto del lavoro
William Chiaromonte Università di Firenze Assegnista di ricerca in Diritto del lavoro
Elena Felici avvocato, Milano
Giuseppe Ferraro Università "Federico II" di Napoli Diritto del lavoro
Fausta Guarriello Università di Pescara Diritto del lavoro,
Maria Pia Larné Dottore di ricerca dell'Università di Pisa - Avvocato, Roma
Vittorio Loi avvocato, Milano
Vanna Lora insegnante - Milano
Fulvia Lucantonio avvocato, Roma
Massimo Maggiore avvocato
Lucia Valente Università di Roma La Sapienza ricercatrice di Diritto del lavoro
Pietro Del Negro Università di Padova
Barbara Henry Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa Filosofia Politica
Teresa Pasquino Università di Trento Diritto privato
Chiara Certomà Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa dottoranda
Elisa Valdambrini Prato Bioeticista
Francesca Costanza Malvani Università di Roma "La Sapienza" Lettrice di madrelingua francese
Elisabetta Palermo Fabris Università degli Studi di Padova Diritto Penale
Laura Maestrone Avvocato
Valerio Pocar Università di Milano-Bicocca Sociologia del diritto e bioetica
Giuliana Cerdonio Chiaromonte Università degli Studi di Padova Diritto Privato
Gaia Marsico Università di Padova bioeticista
Alessandra Pietrobon Università di Padova diritto internazionale
Carlo Simoncini avvocato Bergamo
Francesco Silenzi Laureato in Scienze Giuridiche Osimo (AN)
Paola Poldelmengo Laureata in Giurisprudenza Treviso
Patrizia Messina Professore associato di Scienza politica Università di Padova - Dipartimento di Studi storici e politici