Appello giuristi del 15 febbraio 2009 - Desistenza Terapeutica Italia - Associazione Italiana per le Decisioni di Fine Vita

Vai ai contenuti

Menu principale:

Appello giuristi del 15 febbraio 2009

Appelli


APPELLO ALLA COMUNITA' GIURIDICA


ad oggi hanno sottoscritto 44 giuristi, 111 studiosi e 64 cittadini

leggi l'articolo su DoctorNews

Si ringrazia
MicroMega che ha pubblicato l'appello


La legge del governo sul fine vita viola i diritti umani


I professori di diritto civile contestano punto per punto le aberrazioni della proposta di legge governativa.


1. Nelle ultime concitate settimane si sono verificate attorno al caso Englaro forzature istituzionali molto preoccupanti in sé e per sé, ma assolutamente inaccettabili quando si controverte di valori fondamentali della persona come il significato del diritto alla vita, la dignità dell'uomo, l'habeas corpus, il diritto all'autodeterminazione: temi che per rispetto delle radici stesse della convivenza civile in una società pluralistica richiedono di essere affrontati, in sede normativa, sulla base di approfondite e documentate conoscenze, di mediazione ed ascolto delle diverse posizioni etiche, e con procedure adatte a consentire la discussione, il confronto, la ricerca di un attento bilanciamento.

2. Ora il Parlamento sta per approvare in tempi stretti una legge in materia di direttive anticipate (c.d. testamento biologico). A quanto è dato di conoscere, la maggioranza pare intenzionata ad una discussione rapida di un testo fortemente limitativo del fondamentale diritto all'intangibilità del corpo. Verso questo obiettivo si procede a passi spediti, senza tener conto dei principi costituzionali di diritto interno e sovranazionale ed ignorando l'esigenza di rispetto di posizioni morali diverse.

3. Sembra quindi necessario richiamare alcuni capisaldi giuridici in materia:

a) La Convenzione di Oviedo, che l'Italia ha sottoscritto e di cui è stata approvata la legge di ratifica, dispone all'art 5, che "Un intervento nel campo della salute non può essere effettuato se non dopo che la persona interessata abbia dato consenso libero e informato. Questa persona riceve innanzitutto una informazione adeguata sullo scopo e sulla natura dell'intervento e sulle sue conseguenze e i suoi rischi. La persona interessata può, in qualsiasi momento, liberamente ritirare il proprio consenso". La previsione non riguarda solo le terapie in senso stretto, ma ogni "intervento nel campo della salute", espressione più ampia che può corrispondere a quella di "atto medico", vale a dire qualsiasi atto che, anche a fine non terapeutico, determini un'invasione della sfera corporea.
All'art 9 si prevede che "I desideri precedentemente espressi a proposito di un intervento medico da parte di un paziente che, al momento dell'intervento, non è in grado di esprimere la sua volontà saranno tenuti in considerazione", ove se da un lato non si qualificano i "desideri" come vincolanti, dall'altro è evidente che il rispetto va dato non soltanto alle "dichiarazioni di volontà" (men che meno alle sole dichiarazioni solenni come l'atto pubblico) ma ad ogni espressione di preferenze comunque manifestata.

b) La Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea protegge il diritto alla vita (art.2) e il diritto all'integrità della persona (art.3) nel titolo dedicato alla Dignità, che è anche il primo, fondamentale diritto della persona (art.1). All'integrità della persona, in ragione della dignità, è consustanziale il principio di autodeterminazione stabilito nel secondo comma dell'art. 2, secondo il quale "Nell'ambito della medicina e della biologia devono essere in particolare rispettati: il consenso libero e informato della persona interessata, secondo le modalità definite dalla legge, ecc." Ancora una volta il principio non è limitato ai trattamenti terapeutici, ma riguarda la libera determinazione nel campo medico-biologico.

c) La Costituzione italiana, che tutela l'autodeterminazione all'art. 13, configura all'art. 32 il principio del consenso come elemento coessenziale al diritto alla salute, e prevede che anche nei casi in cui il legislatore si avvalga del potere di imporre un trattamento sanitario, "in nessun caso possa violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana". Tale dignità non può essere intesa solo in un senso affidato a criteri oggettivi, ma implica il rispetto dell'identità senza la quale cade la ragion d'essere della dignità dell'uomo.

d) Il principio che consente il rifiuto di atti medici anche benefici è un'acquisizione consolidata della giurisprudenza europea, a valle di una evoluzione che risale alla fine dell'800; e più volte si è confermato che anche di fronte allo stato di necessità il libero, consapevole, lucido dissenso dev'essere rispettato. Un tale diritto di rifiutare le terapie, anche di sostegno vitale, non ha nulla a che fare con l'eutanasia, che consiste invece in una condotta direttamente intesa a procurare la morte.

e) Egualmente estraneo all'eutanasia è il principio condiviso in bioetica e in biodiritto per cui l'interruzione delle cure, anche senza volontà espressa del paziente divenuto incapace, debba essere praticata non solo quando le cure sono sproporzionate (c.d. accanimento terapeutico) ma anche quando esse siano inutili o abbiano il solo effetto del mantenimento in vita artificiale (cfr. l'art. L 1110-5, 2° comma, del Code de la santé publique, modificato dalla L. n. 2005-370 del 22 aprile 2005 "Relativa ai diritti del malato ed alla fine della vita", e l'art. R 4127-37 del Code de la santé publique, modificato dal decreto n. 2006-120 del 6 febbraio 2006).

Confidiamo che il legislatore italiano saprà e vorrà tenere in conto questi principi e adeguare ad essi la disciplina delle direttive anticipate, evitando di espropriare la persona del diritto elementare di accettare la morte che la malattia ha reso inevitabile, di combattere il male secondo le proprie misure e - se ritiene - praticando soltanto il lenimento della sofferenza, senza rimanere prigioniera, per volontà di legge, di meccanismi artificiali di prolungamento della vita biologica.

Il documento è sottoscritto dai seguenti Professori di diritto civile:
(in ordine alfabetico)

Guido Alpa - Università di Roma La Sapienza
Giuseppe Amadio - Università di Padova
Tommaso Auletta - Università di Catania
Angelo Barba -  Università di Siena
Massimo Basile - Università di Messina
Alessandra Bellelli - Università di Perugia
Andrea Belvedere -  Università di Pavia
Alberto Maria Benedetti - Università di Genova
Umberto Breccia -  Università di Pisa
Paolo Cendon -  Università di Trieste
Donato Carusi -  Università di Genova
Maria Carla Cherubini - Università di Pisa
Maria Vita De Giorgi -  Università di Ferrara
Valeria De Lorenzi -  Università di Torino
Raffaella De Matteis - Università di Genova
Gilda Ferrando - Università di Genova
Massimo Franzoni - Università di Bologna
Paolo Gaggero - Università di Milano Bicocca
Aurelio Gentili -  Università di Roma Tre
Francesca Giardina - Università di Pisa
Biagio Grasso -  Università di Napoli Federico II
Gianni Iudica - Università Bocconi Milano
Gregorio Gitti - Università di Milano Statale
Leonardo Lenti - Università di Torino
Francesco Macario - Università di Roma Tre
Manuela Mantovani - Università di Padova
Marisaria Maugeri -  Università di Catania
Cosimo Marco Mazzoni - Università di Siena
Marisa Meli - Università di Catania
Salvatore Monticelli - Università di Foggia
Giovanni Passagnoli - Università di Firenze
Salvatore Patti - Università di Roma La Sapienza
Paolo Pollice - Università di Napoli
Roberto Pucella - Università di Bergamo
Enzo Roppo - Università di Genova
Carlo Rossello - Università di Genova
Liliana Rossi Carleo - Università di Napoli
Giovanna Savorani - Università di Genova
Claudio Scognamiglio - Università di Roma "Tor Vergata"
Chiara Tenella Sillani - Università di Milano Statale
Giuseppe Vettori - Università di Firenze
Alessio Zaccaria -Università di Verona
Mario Zana - Università di Pisa
Paolo Zatti - Università di Padova

Adesioni

Mario Segni  Università di Sassari   Diritto civile
Riccardo Guastini  Università di Genova   Filosofia del diritto
Renato Pescara Università di Padova   Diritto privato comparato
Vincenzo Pace  Università di Padova   Sociologia della religione
Donata Gottardi Università di Vernoa   Diritto del Lavoro  
Antonio Lo Faro  Università di Catania    Diritto del lavoro
Mauro Barberis Università di Trieste   Filosofia del diritto
Umberto Romagnoli Università di Bologna   Diritto del Lavoro  
Angelo Venchiarutti Università di Trieste   Diritto privato
Dianora Poletti  Università di Pisa   Diritto privato
Silvana Sciarra  Università di Firenze    Diritto del lavoro
Vincenzo Durante Università di Padova    Diritto dei mezzi di comunicazione
Maria Vittoria Ballestrero Università di Genova    Diritto del lavoro
Rodolfo Bettiol Università di Padova    Diritto processuale penale
Oronzo Mazzotta Università di Pisa   Diritto del Lavoro
Sergio Mattone Magistrato
Gisella De Simone Università di Genova    Diritto del lavoro
Mario Giovanni Garofalo  Università di Bari   Diritto del lavoro
Luigi Gaudino Università di Trieste   Diritto privato comparato
Minica McBritton  Università del Salento   Diritto del lavoro
Remo Caponi  Università di Firenze   Diritto processuale civile
Lorenzo Gaeta  Unversità di Siena   Diritto del lavoro
Stefano Liebman Università Bocconi   Diritto del lavoro
Antonella Di Florio  Corte d'Appello di Roma   sez. lavoro e previdenza
Calogero Massimo  Cammalleri Università di Palermo   Diritto del lavoro
Marco Dell'Utri Tribunale di Civitavecchia  Docente Università di Siena
Stefano Giubboni Università di Perugia   Diritto del Lavoro
Laurence Klesta Dosi Università di Padova   Diritto privato
Maurizio Ricci Università di Foggia   Diritto del Lavoro
Mariassunta Piccinni Università di Padova    Assegnista diritto privato
Francesco Basenghi Università di Modena e Reggio Diritto del Lavoro
Patrizia Ziviz   Università di Trieste   Diritto Privato   
Giovanni Francesco Basini  Università di Parma   Diritto Privato
Marina Brollo  Università di Udine   Diritto del lavoro
Maddalena Cinque  Università di Padova   Assegnista diritto privato
Bruno Veneziani Università di Bari    Diritto del Lavoro
Andrea Proto Pisani Università di Firenze   Diritto processuale civile
Marcello Pedrazzoli Università di Bologna   Diritto del Lavoro
Francesco Bilotta Università di Udine   Diritto privato
Giuseppe Citarella Università di Trieste   Diritto privato
Giuseppe Ferraro  Università di Napoli Federico II Diritto del lavoro
Stefano Bianchi Avvocato    Milano
Fabio Cembrani Medico dirigente   Milano
Maria Pia Lamé Dottore di ricerca   Pisa
William Chiaromonte Università di Pisa   Assegnista dir. lavoro
Filippo Viglione Università di Padova    Diritto privato
Pier Luigi Raymondi  Avvocato    Milano
Maria Grazia Sacchetti Università di Modena e Reggio Diritto romano
Roberta Pavia  Avvocato    Milano
Davide Casale  Università di Bologna   Ric. Diritto del Lavoro
Marco Azzalini Università di Padova   Assegnista dir. privato
Anna Alaimo Università Catania   Diritto del Lavoro
Bianca Checchini Università di Padova   Assegnista dir. privato
Maria Giovanna Mattarolo Università di Padova    Diritto del Lavoro
Antonella Perini  Università di Padova   Diritto amministrativo
Elena Pariotti  Universita' di Padova   Filosofia del diritto
Gianni Riccamboni  Università di Padova  Scienza politica
Paolo de Stefani  Università d Padova  Diritto internazionale
Liliana Billanovich  Università di Padova   Storia della Chiesa
Laura Verdi   Università di Padova   Sociologia
Eva Maschietto  Avvocato    Milano
Luisa Ferraboschi  Counsellor professionista  Padova
Carla Meneguzzi  Università di Padova   Studi Internazionali
Mariastella Righettini Università di Padova    Studi storici e politici
Daniela Andreatta  Università di Padova   Filosofia delle scienze sociali
Antonella Benazzo  Università di Padova  Diritto costituzionale
Stefano Piazza  Università di Padova  Cultore della materia
Lazzarini Antonio  Università di Padova  Dipartimento di studi storici e politici
Lauralba Bellardi  Università di Bari  Diritto del lavoro
Francesco Bilancia  Università "G. D'Annunzio" di Chieti-Pescara  Diritto costituzionale
Eva Leccese  Ius 01 Università degli studi "G. D'annunzio"  Chieti-Pescara
Stefano Brunello Universita' Di Modena E Reggio Emilia  Psicologia Clinica
Federico Briolini  Università "G. d'Annunzio" di Chieti-Pescara  Diritto commerciale
Roberto Mordacci Università Vita-Salute San Raffaele (MI)  Facoltà di Filosofia
Stefania Scarponi  Università di Trento  Diritto del lavoro
Piera Campanella  Università di Urbino "Carlo Bo  Diritto del Lavoro
Mariarosa Dalla Costa  Università di Padova  Sociologia politica
Giuseppe Mosconi  Università di Padova
Eloisa Cristiani  Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa  Diritto Ambientale
Madia D'Onghia  Professore Associato di Diritto del lavoro
Anna Alaimo  Università di Catania  Diritto del lavoro,  
Gian Guido Balandi  Università di Ferrara  Diritto del lavoro
Katja Besseghini
Francesco Bilancia  Università di Pescara  Diritto costituzionale
Marina Brollo  Università di Udine  Diritto del lavoro
Davide Casale  Università di Bologna  ricercatore di Diritto del lavoro
Laura Castelvetri  Università dell'Insubria  Diritto del lavoro
William Chiaromonte  Università di Firenze  Assegnista di ricerca in Diritto del lavoro
Elena Felici  avvocato, Milano
Giuseppe Ferraro  Università "Federico II" di Napoli  Diritto del lavoro
Fausta Guarriello  Università di Pescara  Diritto del lavoro,
Maria Pia Larné  Dottore di ricerca dell'Università di Pisa - Avvocato, Roma
Vittorio Loi  avvocato, Milano
Vanna Lora  insegnante - Milano
Fulvia Lucantonio  avvocato, Roma
Massimo Maggiore  avvocato
Lucia Valente  Università di Roma La Sapienza  ricercatrice di Diritto del lavoro
Pietro Del Negro  Università di Padova
Barbara Henry  Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa  Filosofia Politica
Teresa Pasquino  Università di Trento  Diritto privato
Chiara Certomà  Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa  dottoranda
Elisa Valdambrini  Prato  Bioeticista
Francesca Costanza Malvani  Università di Roma "La Sapienza"  Lettrice di madrelingua francese
Elisabetta Palermo Fabris  Università degli Studi di Padova  Diritto Penale
Laura Maestrone  Avvocato
Valerio Pocar Università di Milano-Bicocca  Sociologia del diritto e bioetica
Giuliana Cerdonio Chiaromonte  Università degli Studi di Padova  Diritto Privato
Gaia Marsico  Università di Padova  bioeticista
Alessandra Pietrobon  Università di Padova  diritto internazionale
Carlo Simoncini  avvocato  Bergamo
Francesco Silenzi  Laureato in Scienze Giuridiche  Osimo (AN)
Paola Poldelmengo  Laureata in Giurisprudenza  Treviso   
Patrizia Messina  Professore associato di Scienza politica  Università di Padova - Dipartimento di Studi storici e politici

LEGGI QUI LA LISTA DEI CITTADINI CHE HANNO ADERITO

Torna ai contenuti | Torna al menu